Il Dio che ci siamo creati è un Dio dettato dal bisogno di paternità o maternità, come l’orfano che cerca per tutta la vita chi lo ha messo al mondo. Il Dio, quindi, che ci siamo dati, non può essere la “verità”, ma un “tentativo” talvolta disperato per dare un senso alla nostra vita su questo pianeta. Per me, Dio non è lontano da noi, ma più vicino di quanto crediamo o pensiamo. Bisogna andare oltre il misticismo e il meccanicismo, per vedere e sentire se stessi, non separati dall’universo ma essere l’universo stesso. Ciò che si ritiene vuoto come universo, in realtà è ciò che si è creato l’universo materiale come espansione di sè. Dio quindi, è creatore e creato nello stesso istante, perciò bisogna andare oltre il nostro essere separati in noi stessi, solo così possiamo aprirci alla verità di scoprire che quel dio pensato o creduto, in realtà siamo noi stessi al di là dell’identità relativa che ogni essere vivente pensante possiede, ma che rappresenta il mezzo transitorio che Dio si da per arrivare all’autopercezione e autoconsapevolezza di se stesso, attraverso miliardi di tentativi materiali che si è dato, per rivelarsi, essere reale, essere amore per sempre.
Come semplice esempio che da l’idea di cosa sto dicendo: provate a quardare delle bottiglie d’acqua, vedrete che hanno delle etichette, quindi, hanno nomi diversi e quindi identità diverse. Per chi e diviso vedrà le bottiglie d’acqua tutte diverse, ma per chi è andato al di là dell’identità non vedrà più l’identità ma l’unità di tutte le bottiglie d’acqua che in realtà sono una sola, ACQUA. Pensate a questo esempio, poi guardate l’universo intorno a voi, e scoprirete chi è Dio e chi siete voi stessi al di là della vostra identità psichica relativa, che non è Dio ma la transizione per sentirlo e ricordarlo, e quindi sentirlo e viverlo nell’autopercezione e autoconsapevolezza di sè.
Ciò che è vivo riconosce se stesso, ciò che è distorto e diviso, ha paura di ciò che è vivo, perché lo soffoca dentro se stesso, e non potrà mai cogliere ciò che da sempre gli è davanti che non è diverso da se stesso.
Gli alieni non sono diversi da noi nell’essenza, poichè Dio si è dato miliardi di possibilità per rivelarsi, e vivere in tutte le forme che si è dato.
Con CUORE
bruno franchi